Laureatosi nel 1941 in Giurisprudenza, Giulio Andreotti si avvicina al mondo della politica e alla neonata Democrazia Cristiana tramite la Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI), presso la quale ricopre il ruolo di presidente dal 1942 al 1944. Quattro anni dopo viene eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Roma-Latina-Viterbo-Frosinone, ma nel governo De Gasperi IV (1947-48) era già stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, carica che mantenne fino al gennaio 1954. Dopo svariati incarichi ministeriali, detiene il ruolo di Presidente del Consiglio dal febbraio 1972 al giugno 1973, e quindi nuovamente nel 1976, a seguito dell’accordo fra PCI e DC per la formazione di un governo di coalizione. Negli anni Ottanta ricopre altre cariche ministeriali, tra cui quella di Ministro per gli affari esteri, prima di ritornare a capo del Consiglio dal luglio 1989 all’aprile 1992. È nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (1991).
Per quanto concerne il terremoto, a Giulio Andreotti, subentrato a Moro nella presidenza del Consiglio il 30 luglio 1976, spetta l’adozione del D.L. 648/1976, poi convertito nella legge 730/1976, che prevede, da un lato, il conferimento di poteri speciali al commissario Giuseppe Zamberletti fino al 30 aprile 1977, dall’altro lo stanziamento di contributi da erogare ai singoli Comuni e di un fondo destinato alle misure di assistenza straordinaria e alla costruzione di alloggi provvisori.
Giorgio Galli, Il prezzo della democrazia. La carriera politica di Giulio Andreotti, Kaos, Roma 2003; Massimo Franco, Andreotti. La vita di un uomo politico, la storia di un'epoca, Mondadori, Milano 2008; Vera Capperucci, Il partito dei cattolici. Dall'Italia degasperiana alle correnti democristiane, Rubbettino, Soveria Mannelli 2010; Antonio Varsori, L’Italia e la fine della guerra fredda. La politica estera dei governi Andreotti (1989-1992), Il Mulino, Bologna 2013; Agostino Giovagnoli, La Repubblica degli italiani (1946-2016), Laterza, Roma-Bari 2016.